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Panoramica del corso

1. PRESENTAZIONE

Il corso “Cambia Moda!” vuole illustrare agli insegnanti e agli educatori delle scuole secondarie, un percorso di educazione civica interdisciplinare che racconta agli studenti gli impatti dell’industria della moda sulle persone e sull’ambiente. Le lezioni del corso vi guideranno, passo per passo, all’interno del portale Cambia Moda!, una piattaforma interattiva creata ad hoc per lavorare con giovani e studenti, a partire dai 14 anni di età.

Il portale è ad uso gratuito e vi permetterà di realizzare 3 lezioni da due ore ciascuna (dal vivo, online o in modalità mista) grazie anche all’utilizzo di materiali che possono fungere da cassetta degli attrezzi per i docenti e per i ragazzi/e. Questo percorso costituisce un’ideale unità di apprendimento che permetterà di affrontare l’ambito 2 di educazione civica, legato all’Agenda 2030 e alla sostenibilità, e di farlo in classe in un modo accattivante, concreto e attuale.

 

2. DESTINATARI

Insegnanti, educatori/educatrici e formatori/formatrici.

 

3. COSA OTTERRAI DA QUESTO CORSO

1. Imparerai come organizzare da solo oppure con i tuoi colleghi/e un percorso interdisciplinare di educazione civica incentrato su un tema interessante e di attualità
2. Imparerai a navigare sul portale Cambia Moda! per proporre contenuti e attività originali ai tuoi studenti e alle tue studentesse, facilitandoli così nello sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza attiva
3. Sarai in grado di tracciare i collegamenti tra la materia da te insegnata e il tema della moda, sottolineando le implicazioni legate all’Agenda 2030 e alla sostenibilità in generale
4. Conoscerai quali sono gli impatti sociali e ambientali della fast fashion e cosa devi fare per vestire in modo sostenibile!

 

4. METODOLOGIA:

Attenzione, materiale REATTIVO!

Le lezioni di questo corso e tutto il materiale corrispondente sono progettati e realizzati con la metodologia di Reattiva, maturata in oltre 30 anni di formazione e facilitazione dei gruppi, in contesti formali e non. Il nostro metodo poggia le sue basi sulla maieutica di Danilo Dolci, sulla pedagogia di Paulo Freire e sulle intuizioni di Edgar Morin, secondo cui: «è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena». Questo significa che i nostri corsi non si accontentano di “trasferire contenuti” (sfera del sapere) ma forniscono continuamente rimandi teorico-pratici alla sfera del saper fare e del saper essere. In tutte le fasi del nostro lavoro facciamo riferimento alla teoria dell’Apprendimento Trasformativo (Transformative Learning), che privilegia un approccio olistico orientato a tenere assieme le tre dimensioni principali dell’apprendimento:

  • cognitiva (comprensione critica del cambiamento)
  • socio-emotiva (senso di appartenenza a una comunità globale e sviluppo dell’empatia)
  • comportamentale (azione per un cambiamento verso un futuro sostenibile)

Secondo questo approccio la coerenza tra contenuti e modo in cui essi vengono proposti è essenziale nella formazione dei cittadini del futuro. Per passare dall’apprendimento al cambiamento occorre riconoscere e superare le sovrastrutture mentali, che ci fanno rimanere impigliati negli schemi di conoscenza abituali e nel business as usual (“le cose così come vengono sempre fatte”), per liberare un potenziale trasformativo che se ben espresso diventa fonte di ispirazione creativa e porta a trovare nuove soluzioni.

 

5. CONTENUTI

Lezione 1: è una lezione introduttiva nella quale è si apprenderanno gli obiettivi generali del corso, la struttura dell’intera unità di apprendimento e si capirà quali sono i collegamenti tra la moda e l’educazione civica. Questa lezione vi aiuterà a comprendere perché parlare di moda in classe può essere una strategia vincente per far appassionare gli studenti ai temi dell’educazione alla sostenibilità.

Lezione 2: affronteremo le prime fasi dell’unità formativa ossia l’ingaggio, l’ice-breaker e il ribaltamento di prospettiva. In questa lezione il focus tematico saranno i criteri con i quali i ragazzi e le ragazze fanno shopping abitualmente e cosa questi criteri hanno a che vedere con la fast fashion.

Lezione 3: la terza video lezione è quella di scoperta, decostruzione e analisi. Seguiremo la filiera produttiva di una T-shirt di cotone e risponderemo insieme alla domanda: quali sono gli impatti ambientali e sociali della fast fashion?

Lezione 4: è incentrata sul nuovo contesto, ossia quello dell’Agenda 2030, e quindi sulla possibilità di creare insieme nuove modalità di sviluppo. Questa parte del corso avrà come punto nodale le conoscenze chiave che orientano gli studenti alla cittadinanza attiva per uno sviluppo sostenibile.

Lezione 5: l’ultima video-lezione è importante per collegare questo percorso formativo alla propria comunità di appartenenza, quindi capire come sviluppare con ragazzi e ragazze percorsi di attivazione concreta sul proprio territorio.

 

6. MATERIALI

  • Il portale Cambia Moda!
  • Linee Guida del portale Cambia Moda!
  • Materiali divulgativi e di ottima qualità (video, siti web e pubblicazioni) per approfondire il percorso Cambia Moda! e trovare le fonti dei dati utilizzati
  • 3 presentazioni PowerPoint
  • Un'accurata bibliografia
  • Un'esercitazione finale

 

Se sei un'organizzazione no profit e vuoi fare acquisti cumulativi a prezzo scontato scrivici qui: www.reattiva.org/contatti

Dettagli
  • 5 VIDEO LEZIONI
  • 2 ore
  • Livello: intermedio

Docente

Valeria Schiavoni

Formatrice
Vedi il profilo

Mi chiamo Valeria Schiavoni e sono una formatrice e un’educatrice professionale. Detto altrimenti? Il mio lavoro è quello di «dare forma» ai contenuti, alle metodologie - secondo i giusti tempi - affinché aiutino le persone e i gruppi ad arricchire e accrescere le loro conoscenze e competenze. In particolare, mi occupo di Educazione alla Cittadinanza Globale, ossia di quell’educazione che mette al centro delle sfide contemporanee la sostenibilità (in senso olistico), i diritti umani e i beni comuni. A mio modo di vedere ci sono tre parole chiave nel mio lavoro: attualità, ascolto e attivismo. Attualità perché l’educazione deve darci gli strumenti per affrontare le sfide del presente, dev’essere un’educazione concreta, ancorata alla realtà ma capace di futuro. Ascolto, perché educare vuol dire innanzitutto saper mettere al centro del processo formativo l’altro, saperlo riconoscere e saperlo valorizzare. Attivismo, dato che per affrontare le sfide del XXI secolo è indispensabile trovare nuove strade per attivare un cambiamento nelle strutture sociali, economiche e politiche e andare oltre il «business as usual», ossia il modo di fare le cose, come le si è sempre fatte. Sono approdata a fare questo lavoro dopo una laurea magistrale in scienze filosofiche. Mi sono appassionata alle domande di Filosofia Politica: che cos’è la giustizia? Come nasce il concetto di Stato? Esiste una differenza tra legge ingiusta e giusta? Come si giustifica la pena di morte? Che cos’è la disobbedienza civile? Da questo background di studi sono arrivata alla ONG Mani Tese, dove ho trovato l’applicazione concreta di molte mie convinzioni. A Mani Tese ho dato gambe alle mie idee e fatto i primi passi come formatrice, sino ad oggi. Rimanendo convinta che l’essere umano sia primariamente «animale sociale e politico», con Reattiva mi impegno affinché ci possa essere una transizione sostenibile del nostro mondo in tutte le sfere della cittadinanza.

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