Moving debate

Obiettivo: promuovere processi di maturazione di idee e di dialettica, attraverso il dibattito.

Spiegazione: l’animatore disegna una linea con lo scotch di carta su una parete (la linea delle opinioni), le cui estremità indicano due prese di posizioni opposte: non sono d’accordo-sono totalmente d’accordo - non so (si possono stampare 3 cartelli da appendere alle due estremità per facilitare visivamente la distinzione). L'animatore legge alcune affermazioni relative a un argomento/problema del percorso didattico (anche volutamente controverse per stimolare ulteriormente la riflessione sul tema) e invita i partecipanti a disporsi sulla linea a seconda di come si pongono rispetto all’affermazione appena sentita. Non esiste una risposta giusta e una sbagliata.  

L'animatore pone quindi le domande guida per avviare un confronto fra i partecipanti (perché vi siete posizionati in quel punto?) e modera lo scambio di opinioni (per esempio accertandosi che tutti abbiano l’opportunità di parlare). Tutti hanno la possibilità di cambiare posizione (e quindi grado di accordo con l’affermazione) se le argomentazioni di un latro partecipante sono state convincenti. Il rischio di questa attività può essere un irrigidimento delle posizioni dei gruppi, più per una dinamica di difesa di gruppo che per una reale convinzione inamovibile dalle proprie opinioni.  

Nella fase conclusiva l’animatore può chiedere le opinioni generali sul confronto appena avvenuto:  

• Ci sono state sorprese o risultati discutibili?
• Vi è capitato di trovarvi a cambiare idea?
• Avete fatto fatica a prendere posizione? Se sì, perché?  
• Avete fatto fatica a cambiare idea?
• Qual è stata l’affermazione più difficile? Perché?  

Importante chiarire che non è obbligatorio che tutti giustifichino la propria posizione, ma solo ci lo desidera.  

Materiale:  

• Scotch di carta
• Cartelli sono d’accordo/non sono d’accordo/non so

Il trucco del mestiere: il formatore dovrà facilitare il dibattito (es. dando a tutti il giusto tempo per argomentare la propria posizione) ma dovrà mantenersi neutrale rispetto alle posizioni prese, non dovrà esserne definita una “giusta” o “sbagliata”.